Brasile: record di salvataggi di pinguini migratori

Numero superiore del 300% rispetto allo scorso anno

Rio de Janeiro, 20 luglio 2024 – Sono già 475 i pinguini di Magellano soccorsi in Brasile nei primi sette mesi del 2024.

Si tratta del 300% di salvataggi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo riferiscono i biologi del Progetto di monitoraggio della baia di Santos di Rio de Janeiro. “In questo periodo dell’anno i pinguini di Magellano, provenienti dal Cile o dalle Isole Malvinas in Argentina e dal Cile, raggiungono le coste brasiliane in cerca di cibo e acque più calde, e, a causa di questo lungo viaggio, alcuni individui finiscono per arenarsi sulle nostre spiagge con segni di stanchezza e ipotermia”, spiega a G1 la biologa Suellem Santiago.

Il significativo aumento di salvataggi quest’anno potrebbe essere conseguenza dei cambiamenti climatici. “Le temperature più alte a causa di El Niño e la diminuzione delle risorse alimentari dovuta alla pesca eccessiva potrebbero spingere un maggior numero di esemplari a spostarsi in cerca di cibo” dice Santiago.
In molti casi gli uccelli non sopravvivono. Dei 475 giunti nei centri veterinari per le cure solo 108 sono ancora vivi e affrontano un processo di riabilitazione per poter recuperare le energie ed essere restituiti al mare.

spagna

Un número superior en un 300% respecto al año pasado

Río de Janeiro, 20 de julio de 2024 – Ya son 475 los pingüinos de Magallanes rescatados en Brasil en los primeros siete meses de 2024.

Se trata de un 300% más de rescates en comparación con el mismo período del año pasado. Así lo informan los biólogos del Proyecto de Monitoreo de la Bahía de Santos de Río de Janeiro. “En esta época del año, los pingüinos de Magallanes, provenientes de Chile o de las Islas Malvinas en Argentina y Chile, llegan a las costas brasileñas en busca de alimento y aguas más cálidas, y, debido a este largo viaje, algunos individuos terminan varados en nuestras playas con signos de cansancio e hipotermia”, explica a G1 la bióloga Suellem Santiago.

El significativo aumento de rescates este año podría ser consecuencia de los cambios climáticos. “Las temperaturas más altas debido a El Niño y la disminución de los recursos alimentarios debido a la pesca excesiva podrían empujar a un mayor número de ejemplares a desplazarse en busca de comida”, dice Santiago.
En muchos casos, las aves no sobreviven. De los 475 que llegaron a los centros veterinarios para recibir atención, solo 108 están todavía vivos y enfrentan un proceso de rehabilitación para recuperar energías y ser devueltos al mar.

 

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